Elettetromiografia (EMG)

L’elettromiografia è un esame, utilizzato nella diagnostica neurologica, che permette di indagare la funzionalità dei muscoli e delle cellule nervose responsabili del loro movimento volontario.

Quando sottoporsi all’elettromiografia?

In presenza di riduzione della forza, dolori, alterazione della sensibilità e formicolii.
L’esame serve a evidenziare la sofferenza di una o più radici nervose o nervi, la lesione di uno o più tronchi nervosi o l’intrappolamento di un tronco nervoso (es.: sindrome del tunnel carpale).

L’esame

L’elettromiografia si divide in due parti: nella prima si misura la velocità di conduzione di uno stimolo elettrico lungo il nervo, si valuta l’ampiezza del potenziale elettrico evocato e la latenza distale. Questo avviene attraverso la stimolazione elettrica del nervo, effettuata con uno stimolatore superficiale posizionato sul nervo stesso: il potenziale elettrico evocato viene registrato per mezzo di elettrodi superficiali posizionati sul muscolo.

La seconda parte non sempre è necessaria, ma è lo specialista a valutare di volta in volta: si inserisce un elettrodo ad ago (ago sottile) nel o nei muscoli, prima a riposo e successivamente durante una contrazione minima del muscolo; infine alla massima contrazione. Questa parte dell’esame indica la presenza di attività elettrica spontanea (segno di denervazione), l’ampiezza e la durata dei potenziali elettrici muscolari, il numero di unità motorie attivate al massimo sforzo (un numero ridotto è indice di sofferenza del nervo, un numero di unità motorie precocemente attivate invece indica una sofferenza del muscolo). 

DR. BRUNO GENTILE

DR. BRUNO GENTILE

Neurologo

Specializzato in Neurologia

DOTT.SSA LISA RAGAZZO

DOTT.SSA LISA RAGAZZO

Elettromiografia

Specializzata in Elettromiografia

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