ECG DINAMICO SECONDO HOLTER

Che cos’è l’ECG dinamico secondo Holter (comunemente detto Holter cardiaco)?

Consiste nella registrazione di un elettrocardiogramma, per un tempo molto lungo, utilizzando uno speciale registratore (piccolo apparecchietto) che il paziente porta con sé alla cintura.

Come si applica?

Prima dell'esame non applicare sulla cute del torace alcun tipo di lozione o crema per la pelle. Si utilizzano alcuni elettrodi che vengono applicati al torace come un normale ECG e che sono collegati, attraverso dei fili, al registratore. L’applicazione è molto semplice e non richiede più di 10 minuti. Può essere tenuto sotto i vestiti per cui non risulta visibile. Al termine della registrazione si dovrà tornare nella struttura per rimuoverlo.

Cosa si potrà fare durante la registrazione?

Durante la registrazione non si potrà fare il bagno o la doccia, mentre sarà possibile muoversi, camminare, andare al lavoro e fare sport. Su un diario si annoteranno gli orari in cui vengono svolte queste attività e l’eventuale comparsa di disturbi (dolore toracico, palpitazioni, ecc…). Al termine della registrazione i dati verranno trasferiti dal registratore ad un computer, dove con l’utilizzo di un particolare software verranno analizzati. Il cardiologo visionerà il tracciato registrato, eliminerà eventuale artefatti e stilerà un referto che verrà consegnato al paziente. E’ necessaria, infatti, un’attenta visione del tracciato da parte del cardiologo, senza lasciare l’analisi completamente e solamente al computer.

A cosa serve?

L’analisi del tracciato registrato permette di definire la presenza di un eventuale disturbo del ritmo (aritmia) o di un difettoso apporto di sangue al cuore (ischemia). L’ECG spesso non è in grado di registrare un’aritmia se questa è intermittente o dura poco. L’ECG infatti dura pochi secondi mentre l’holter può registrare la traccia elettrocardiografica per molte ore, sino a 48/72 ore consecutive e, per alcuni registratori anche sino a 7 giorni consecutivi.
Chi lo deve fare? Questo esame è molto utile per le persone che soffrono di cardiopalmo nelle sue varie forme (extrasistolico, tachicardico, tachiaritmico) per fare diagnosi sicura del tipo di aritmia (extrasistolia, fibrillazione atriale, flutter atriale, tachicardia parossistica sopraventricolare e ventricolare, ecc…). L’esame permette anche un’analisi quantitativa: conteggiare il numero totale di extrasistoli o la durata di un’aritmia, se le aritmie compaiono solo di giorno o anche di notte o solo durante alcune attività (ad es. attività sportiva). Molto frequente è, infatti, l’utilizzo anche in ambito sportivo.
Un’altra possibilità è quella di analizzare eventuali aritmie ipocinetiche in soggetti che soffrono di improvvisi vertigini o svenimenti. Per aritmie ipocinetiche s’intendono le bradicardie o i blocchi della conduzione che causano rallentamenti o pause, a volte pericolose, del battito cardiaco.
Il cardiologo o il vostro medico curante potrebbe richiedere tale esame anche se non avete alcun disturbo ma avete una cardiopatia a rischio aritmico o se vi sono state riscontrate aritmie durante l’esecuzione di un ECG o per controllare il funzionamento di un pacemaker. I sintomi, infatti, sono soggettivi e variabili da persona a persona: c’è chi avverte ogni minima irregolarità del battito e chi non se ne accorge completamente.

Ci sono rischi?

L’Holter è un esame semplice, non invasivo, privo di controindicazioni e rischi per il paziente. Raramente, in pazienti con cute molto sensibile, possono presentarsi arrossamenti nell’area dove vengono posizionati gli elettrodi adesivi.